Come annullare il matrimonio religioso secondo la legge italiana

Come funziona l’annullamento in Italia

 

In Italia il matrimonio religioso non produce direttamente effetti civili, quindi non è riconosciuto come ‘valido’ dallo Stato. Per questo non esiste un vero e proprio procedimento di annullamento del matrimonio religioso.

 

Se le parti desiderano sciogliere il vincolo religioso, devono rivolgersi direttamente alla Chiesa attraverso l’istituto dell’annullamento ecclesiastico.

 

La richiesta può essere presentata da uno o entrambi i coniugi e viene esaminata da un Tribunale ecclesiastico, che verifica se all’atto della celebrazione sussistevano gravi impedimenti di ordine psicologico, morale o fisico tali da impedire il vero consenso matrimoniale e rendere invalido il sacramento.

 

Quindi in senso stretto in Italia non esiste un ‘annullamento del matrimonio religioso’, perché non è riconosciuto dallo Stato. L’unico vero modo giuridico per sciogliere il vincolo è il divorzio, ma solo se

i coniugi hanno contratto un precedente matrimonio civile.

 

 

Il ruolo dell’avvocato e a chi rivolgersi

 

Il ruolo dell’avvocato è limitato al procedimento canonico presso il Tribunale ecclesiastico ed eventualmente al supporto nella raccolta di documentazione utile per dimostrare la sussistenza degli impedimenti dirimenti.

 

L’assistenza legale può rivelarsi utile per:

  • Compilare correttamente la documentazione necessaria per l’annullamento.
  • Raccogliere e produrre prove a sostegno degli impedimenti addotti.
  • Preparare memoria difensiva e allegati.
  • Rappresentare il ricorrente durante l’udienza davanti al Tribunale canonico.

 

L’avvocato, conoscendo le norme giuridiche che regolano la procedura ecclesiastica, può facilitare e velocizzare l’iter burocratico e alleggerire l’onere psicologico per i coniugi coinvolti.

 

Tuttavia non potrà sostituirsi ai canoni e alla valutazione discrezionale dei giudici ecclesiastici circa la sussistenza degli impedimenti per dichiarare l’invalidità del matrimonio religioso celebrato.

 

In sintesi, in Italia non esiste un vero e proprio annullamento del matrimonio religioso, ma solo la possibilità di chiedere l’annullamento alla Chiesa attraverso l’iter canonico. Il ruolo dell’avvocato è quello di supportare i suoi assistiti nelle varie fasi del procedimento, pur dovendo rispettarne i canoni e l’autonomia.

 

 

Se state cercando un avvocato che si occupi dell’annullamento di processi amministrativi, vi invito ad andare a visitare il sito web dello Studio Rotale Gullo.